martedì 1 giugno 2010

THE ELVIRA WITCH PROJECT

SOTTOMONDO- La storia che stò per raccontarvi è purtroppo una storia vera, e ha inizio con quattro giovani guerrieri che s'improvvisano montanari per una manifestazione che si tiene annualmente in un ridente paesino delle colline emiliane dal nome castellarano. Questa manifestazione prende il nome di magnalonga e ha come scopo fare ben 13 km a piedi con tappe ristoro, ovviamente l'idea di questa "scampagnata" non poteva che arrivare da colei per cui il cibo è una divinità ovvero l'elvira. Il ritrovo e fissato alle 9,30 al parco dei popoli, tutto sembra molto bello: tanta gente sorridente, cibo e cani che scorazzano in giro, ma qualcosa di sinistro già si abbatte sui nostri quattro prodi condottieri. Infatti al momento dell'iscrizione viene consegnato a i quattro un numero S.O.S da usare in caso di emergenza, ovviamente si pensa che sia per precauzione, ma scopriremo nel corso della storia che non sarà così. I quattro moschettieri composti da Elvira, Fabio, cops e la sottoscritta sono stati messi nel gruppo 8 e così si mescolano tra la folla attendendo il turno della colazione. Giunto finalmente il momento di mangiare si è tutti molto più contenti, l'Elvira svuota il buffet e lascia tutti gli altri concorrenti a bocca asciutta, ma qualcosa interrompe la sua voracità: infatti a metà della sua fetta biscottata una signorina con il megafono para su tutto il gruppo 8 e organizza la partenza, l'ira funesta della pelide elvira si scaglierà presto su costei che ha osato interrompere il suo rito mangereccio. arriva il momento della partenza, e un monito giunge alle orecchie dei nostri quattro moschettieri " ahhh la prima parte tira" esclama un giovine signore accanto al gruppo vacanza disagio, ovviamente i nostri eroi non si curano di tali parole, ma anzi pensano che per i primi chilometri vi sia una sorta di skipass che li porti fino al primo posto ristoro con gnocco, salame, mortadella e grana. E così inizia l'avventura il gruppo disagio stranamente e a capo del gruppo 8 e già quasto indica che qualcosa non va... si crede in qualche fenomeno geologico o atmosferico: forse uno tzunami o forse una nuova deriva dei continenti, ma non è così fino alla prima salita il gruppo disagio è ancora in testa al gruppo. Purtroppo come in ogni storia che si rispetti gli eroi hanno un calo, prendete rocky ad esempio prima di vincere ogni incontro prende botte da tutti: Apollo, Drago anche da Adriana, e così i quattro moschettieri vedono in resto del gruppo passargli davanti al primo chilometro. La salita è dura, come dice Morandi, e fare tre chilometri in una salita che sembra un'arrampicata lo è ancora di più. C'è chi pensa, come me, che sia il caso di chiamare l's.o.s perchè sente uno strano dolore al braccio sinistro, chi come la cops pensa a cosa cucinare per il suo compleanno e chi come Fabio pensa " ma chi me l'ha fatto fare" l'unica a essere quasi felice di questa cosa è l'elvi che si deve allenare per i tornei estivi. Questa salita sembra non finire mai, anzi non finisce mai! ogni volta che sembra esserci un pezzo pianeggiante in realtà è solo l'inizio di un'altra salita. I nostri eroi sono spossati e siamo solo al chilometro due, così si decide di fare un pit stop plin plin per la cops e un pit stop ossigeno per me. Ed è lì al chilometro due che ci raggiunge il gruppo nove!! ohhhhh questo è il GDF che conosco mica quello che traina il gruppo; dopo aver ripreso fiato e aver liberato la vescica si riparte, e si giunge ad un punto acqua. Il gruppo disagio pensa che siccome c'è vita la salita è finita e si rilassa un pochino... ovviamente non è così, infatti dopo un paio di metri inizia un'altra ripida salita di circa 50 metri, e indossate le scarpe da trekking essersi legati l'un l'altro con le funi da alpinismo, inizia l'arrampicata... il mio cuore fa bum bum batte il cuore bum bum! e per un momento mi è sembrato di avere avuto un'esperienza extracorporale, in cui mi vedevo scalare la montagna con uno sguardo d'odio verso l'Elvi, fortunatamente la mia esperienza di vita, mi ha insegnato che c'è sempre una soluzione alternativa basta solo saperla cogliere, e io ho colto un passaggio da una moto da cross fin sopra la vetta!!! altissima purissima levissima!! giunti alla vetta gli altri tre, cercano di riprendersi dalla fatica. Evvai!! ora si riparte felici del fatto che le salite ripide dopo tre chilometri sono finite, e i quattro si fidano di questo perchè gliel'ha riferito heidi mentre portava al pascolo fiocco di neve. Dopo un'altro chilometro di cammino, si giunge al primo punto ristoro, quello dell'aperitivo.. ora sarà che io sono abituata a fare apritivi abbondanti ma dopo 4 e dico 4 chilometri puoi anche darmi qualcosa di più che due pezzettini di gnocco con del salame!! il pensiero comune di tre, dei quattro, componenti del gruppo disagio è stato " Elvira ti odio".Dopo aver bivaccato per una decina di minuti il gruppo disagio riparte, con alle calcagna due pischelli del gruppo dieci... andiamo bene... La preoccupazione dell'Elvi è sentire da due sue amiche, partite precedentemente dove si trovi il punto ristoro con i primi, cammina cammina, per quanto uno possa camminare sotto la randa del sole con le ginocchia di rita levi montalcini e con un principio d'infarto, si giunge al settimo chilometro quello dei primi!!!!!! ecco una visione celstiale: piatti e piatti di tortelli e gramigna con salsiccia che viaggiano.. e poi dicono che il paradiso non esiste, certo il purgatorio è un po duro, ma ne vale la pena. I quattro eroi si siedono e assaporano il loro più che guadagnato pranzo,ma una cosa attira la loro attenzione: in ogni loro tappa incontrano sempre qualcuno della croce rossa e i casi sono due: o sanno che qualcuno dei quattro rischia la vita o è uno di quei segnali che il fato ti manda per dirti non fare quella cosa. Dopo aver riempito la pancia e bevuto un po di sano lambrusco i quattro partono alla conquista dei secondi! purtroppo durante il tragitto l'elvi si mette anche a comporre una canzone di dubbio gusto sulle note di per tutta la vita di noemi narrante l'avventura che stavano vivendo i 4 cavalieri dell'apocalisse, purtroppo non posso riportarvela perchè non la ricordo, ma credetemi non vi perdete niente. Dopo un paio di chilometri si giunge al secondo, l'unica cosa sensata detta dall'elvi durante il tragitto, è stata in risposta al messaggio della sua amica Stefania che le chiedeva se il grandemilia fosse aperto, la risposta dell'elvi è stata: ma ti sembra il momento?" già... giunti al secondo a base di carne i nostri eroi sono un po più felici, e l'elvira inizia a sentire al fatica dato che non mangia la ciccia!! e se l'elvi non mangia vuol dire che è stanca. Dopo una quarantina di minuti si riparte alla volta di castellarano, ma se all'andata il problema erano le salite.. al ritorno sono le discese. Ed è una di queste discese che la sottoscritta rischia la vita scivolando quasi giù da un dirupo sotto l'occio attento dell'elvi e della cops che invece che soccorrermi ridono... anzi l'elvi mi da tutto il suo appoggio morale invitandomi a camminare davanti a lei così se cado mi vede.. eh già. Dopo non so quanti chilometri si goinge all frutta e finalmente al punto di arrivo, durante la discesa anche fabio ha rischiato di cadere con la coppia cops-elvi sempre pronte a ridere. Da questa esperienza ho capito un sacco di cose: la prima è che quando l'elvi mi proporrà qualcosa io rifiuterò sempre, che il mio fisico di quasi trentenne è più abituato al divano e allo zapping, e che Quasimodo il gobbo di notre dame in realtà camminava così perchè aveva fatto la magnalonga. In ogni caso elvi sappi che questo week- end al mare te la farò purgare tutta quasta fatica a partire dal viaggio disagio con me e la cio!
all prossima!

3 commenti:

l'elvi è una cattivona ha detto...

Ti ringrazio mi elvira, non sento più le gambe,perchè a forza di fare le salite non ho più menischi!

Anonimo ha detto...

elvira la cavalla tutta nuda!

Anonimo ha detto...

per la cronaca il Big Emily era chiuso...