CARO IL MIO GDF

SALVATERRA- So che tutti vi aspettate un'articolo scherzoso come al solito, ma oggi non sarà così, oggi per la prima volta in tre anni leggerete un'articolo serio, se deciderete di continuare.Usando una canzone di ligabue ovvero caro il mio Fancesco voglio iniziare questa lettera aperta ad un destinatario sconosciuto o conosciuto chissà: caro il mio GDF come vedi ti scrivo e quando uno scrive deve avere un motivo, il mio è dirti che la tua avvelenata in questi giorni l'ho consumata. Un anno molto sofferto, ma sempre affrontanto con quella che è la forza vera delle ragazze della latrina: il sorriso. Queste ragazze che in tre anni di permanenza a casalgrande hanno guadagnato una promozione in serie C, quando nessuno ci credeva, che l'anno passato, con tutte le vicissitudini che solo chi l'ha vissuto può sapere, si sono salvate con la forza dell'orgoglio e spirito di squadra, le stesse ragazze che quest'anno hanno visto questi sacrifici, perduti per obiettivi che non appartenevano a loro ma solo a chi dall'alto manovrava i fili, troppo spesso sporcarti da una mentalità che nel calcio dilettantistico i cui unici soldi che si vedono sono quelli dei pranzi all'autogrill, non dovrebbe esserci. Ragazze che allenamento dopo allenamento dimostravano la loro caratura morale continuando ad essere sempre presenti, anche se gli spazi a disposizione erano pochi, e poi alla fine giocavano sempre le stesse anche se avevano un gamba rotta... d'altronde nel GDF non ci sono giocatrici ma solo tappabuchi che servono a far numero, perchè in questo tipo di calcio quello che conta è vincere e non divertirsi, ragazze che appena veniva data loro un'opporunità mettevano in campo il solito cuore, lo stesso cuore che ha permesso alla casalgrandese di fare il salto di categoria e di salvarsi la scorsa stagione, per dimostrare a chi non credeva in loro che nonostante tutto il GDF, quello vero, quello storico, c'era e sapeva fare la differenza, forse non tecnicamente, ma con quello che spesse volte ti fa vincere una partita più che un gesto tecnico di pregiata fattura quello che in questo tipo di calcio non è contemplato... e cioè il cuore. Il GDF quello vero quest'anno ha dimostrato di essere, per chi aveva dubbi a riguardo, una vera squadra,un vero gruppo unito sempre e comunque contro ogni ostacolo, quel tipo di gruppo che ti fa venire ad allenamento non perchè hai voglia di giocare ma perchè " dai ci sono le altre, faccio due risate" Ecco questo è stato il ritornello più sentito in questo anno calcistico: non la voglia di correre dietro un pallone, perchè quella è passata dopo un paio di mesi, ma la voglia di stare insieme come si è sempre fatto: con la Fra che fa il cammello, la toni che cambia pettinatura ogni tre giorni, Bemby che non si capisce cosa faccia, la Ross che mangia gallette e dice che tutto è cancerogeno,l'elvi che mangia, la cops che cucina, la checca che arriva tardi, Aila che non trova il punto G, l'Anto che è peggio di rita levi montalcini con i suoi acciacchi e il cap che è e sarà sempre il capitano anche se quest'anno le è stata tolta la fascia, ma non è una fascia che fa di qualcuno il capitano, poi la Marta che fa bleng bleng e la Fede che non ha filtro... e come dimenticarsi dell'Olga! la figlia di lucifero? ecco questo è il GDF.. un gruppo prima di essere una squadra.
La cosa peggiore di questo anno è stato perdere, calcisticamente parlando, un paio di pezzi per strada, perchè c'è chi ha resistito e a chi il letamaio dava precchio fatidio, ma questi pezzi si sono sempre ritrovati davanti ad una birra o a qualche tigella, perchè lo spirito del GDF è questo.
Ci sarebbe piaciuto finire tutte insieme come si era iniziato, non è stato così e lasciamo stare i motivi, si sono sentite tante voci, tante cose taciute o rigirate,tante accuse e tante scuse e sopratutto tante troppe cose torbide e non chiare in nome di una verità che poi alla fine è sempre una cosa personale. La colpa stà nel mezzo si dice, forse è così o forse ad ogni azione corrisponde una reazione, non so.. non l' ho mai capita bene questa cosa, ma il GDF quello vero quello che ci mette il cuore c'è sempre stato e ci sarà sempre, perchè se c'è una cosa che in questi tre anni dovrebbe essere passata a chi vede il calcio in maniera diversa, è che si può vincere, si può arrivare primi, ma se non senti la squadra tua giocare a calcio poi non è così bello.. allora tanto vale andare a giocare a tennis. Il GDF ha insegnato che cosa vuol dire essere squadra, cosa significa andare in campo e metterci la gamba e sporcarsi, e non perchè così arriviamo primi, ma perchè se quando sei lì non corri o tiri via la gamba ti sembra di fare un torto alle tue compagne, perchè la squadra viene prima di qualsiasi cosa, quando la squadra è la tua squadra... e il GDF quest'anno non sentiva molto sua questa maglia. Ma come tutte le cose belle e brutte, finalmente è finita, adesso il GDF può decidere di viversi il calcio come crede sia realmente, magari queste ragazze vivono in un mondo a parte, ma il calcio è e dev'essere divertimento, deve essere voglia di andare a fare allenamento e voglia di scendere in campo e lottare, e anche voglia di finire e andare a mangiare e a bere! questo è il GDF che piaccia o no questa è la nostra squadra.